Il progetto Virtual Reality CPR (VR CPR) rappresenta un esempio significativo di come la realtà virtuale (VR) stia influenzando l’ambito didattico e scientifico, specialmente nel settore medico. Citata come esempio di programma ibrido (cioè reale e virtuale) dalla prestigiosa testata Resuscitation , la piattaforma Virtual Reality CPR stata sviluppata per addestrare operatori sanitari e studenti nelle scuole italiane, utilizzando scenari virtuali immersivi per insegnare la rianimazione cardiopolmonare (CPR). Questo tipo di addestramento non solo migliora le competenze tecniche, ma aumenta anche la confidenza degli individui nell’affrontare situazioni di emergenza reali. L’uso della realtà virtuale in ambito didattico e scientifico va oltre l’addestramento medico. Nei settori educativi, i visori per realtà virtuale possono trasformare il modo in cui gli studenti imparano, offrendo esperienze immersive che aumentano il coinvolgimento e la comprensione. Per esempio, nella formazione scientifica, i visori VR possono essere utilizzati per simulare esperimenti complessi o per esplorare strutture biologiche a livello microscopico, offrendo una visione dettagliata e interattiva che non sarebbe possibile altrimenti. Anche nel campo della ricerca scientifica, la realtà virtuale apre nuove possibilità. Ad esempio, i ricercatori possono utilizzare la VR per visualizzare e manipolare strutture molecolari in 3D, migliorando la comprensione delle interazioni biochimiche. Inoltre, la realtà virtuale può essere utilizzata per la formazione di chirurghi, consentendo loro di praticare procedure complesse in un ambiente sicuro e controllato, dove possono imparare da errori senza rischi per i pazienti.
L’innovazione tecnologica della VR e l’adozione di visori più sofisticati come Oculus Go, Meta Quest 2 e 3, HTC Vive hanno reso queste esperienze più accessibili e realistiche. La capacità di calibrare scenari specifici, ottenere feedback in tempo reale e personalizzare le esperienze di apprendimento sono solo alcuni dei vantaggi offerti dalla VR in questi ambiti. Ricordiamo poi che esistono sistemi di visione immersiva per video a 360 gradi più semplici e dallo sviluppo meno gravoso: in questo articolo, molto completo e di facile comprensione, vengono analizzati i diversi visori per realtà virtuale e per video a 360 VR
Virtual Reality CPR (VR CPR)
Rianimazione Cardiopolmonare in Realtà Virtuale (RCPR Virtuale) rappresenta un’iniziativa pionieristica , mirata a formare professionisti del settore sanitario, persone comuni e studenti nelle istituzioni educative italiane attraverso l’uso di ambienti virtuali. Il sistema RCPR Virtuale è stato creato per funzionare con i dispositivi e i visori VR più diffusi sul mercato, come Oculus Go e HTC Vive, o Meta Quest Il programma include un corso di Basic Life Support con Defibrillazione (BLS-D) in tre differenti ambientazioni virtuali: un arresto cardiaco fuori dall’ospedale in un luogo di rilievo come la piazza Santo Stefano di Bologna, un arresto cardiaco in ambiente ospedaliero e un caso pediatrico in contesto scolastico. Queste simulazioni sono impiegate attualmente come mezzi per informare e sensibilizzare riguardo le tematiche dell’arresto cardiaco. In ogni simulazione, l’utente assiste al collasso di un paziente a causa di un arresto cardiaco. Viene poi accompagnato attraverso il protocollo BLSD specifico per ogni situazione, che include la valutazione dello stato di coscienza e della respirazione, la richiesta di assistenza, la rianimazione cardiopolmonare e l’uso di un defibrillatore esterno automatico (DAE). I comandi del visore VR tracciano l’azione di compressione toracica, fornendo riscontri immediati che aiutano l’utente a ottimizzare e migliorare le proprie capacità. L’intento di questa iniziativa non è quello di sostituire le attrezzature mediche esistenti usate nella formazione, ma piuttosto di integrarle, arricchendo l’esperienza con riscontri visivi, feedback in tempo reale e un grado più elevato di immersione. Il Consiglio Italiano di Rianimazione ha già implementato con successo questi strumenti di realtà virtuale nei suoi corsi di formazione BLS-D (basic life support- early defibrillation , supporto di base delle funzioni vitali e defibrillazione precoce) per intensificare il realismo e l’engagement dei partecipanti.
Come funziona il simulatore di Realtà Virtuale per RCP
Il Simulatore VR per RCP (Rianimazione Cardiopolmonare Virtuale) è un’applicazione avanzata di realtà virtuale focalizzata sulla simulazione di emergenze mediche, mirata a fornire un mezzo efficace per formare gli utenti nella tecnica di rianimazione cardiopolmonare. Il programma presenta tre ambientazioni virtuali dettagliate dove l’utilizzatore ha il compito di intervenire in caso di arresto cardiaco, beneficiando di una valutazione istantanea delle proprie abilità nella pratica della compressione toracica. In ogni sessione dimostrativa, l’utilizzatore può selezionare uno tra tre contesti diversi: ambientazione ospedaliera, fuori dall’ospedale e pediatrica. Ogni contesto mette in scena differenti situazioni con vittime varie e la presenza di defibrillatori automatici esterni (DAE), richiedendo all’utente di applicare specifiche procedure d’intervento. Prima dell’inizio dell’attività, è possibile personalizzare vari aspetti come il tempo d’arrivo del DAE, il numero di cicli di compressione da effettuare, la scelta dei pazienti defibrillabili e il modello di DAE da utilizzare. Grazie a collaborazioni con importanti fabbricanti di DAE, il simulatore integra modelli reali di defibrillatori, completi delle loro funzioni audiovisive usate in situazioni d’emergenza reale. In fase di preparazione di ogni dimostrazione, l’utente può regolare l’ambiente virtuale affinché la zona del torace del paziente corrisponda con un oggetto fisico o una superficie di compressione. Ciò permette di esercitarsi sulla rianimazione cardiopolmonare utilizzando un oggetto, preferibilmente un manichino, per ricevere valutazioni precise in tempo reale sulla profondità e ritmo delle compressioni toraciche. Ciascuna ambientazione simula il collasso di un paziente a seguito di un arresto cardiaco. L’utente è guidato attraverso il protocollo BLSD specifico per ogni contesto, includendo la verifica dello stato di coscienza e della respirazione, la richiesta di soccorso, la RCP e l’uso del DAE. I comandi del simulatore tracciano le compressioni toraciche eseguite, fornendo risposte immediate che aiutano l’utente a perfezionare e migliorare la propria tecnica.
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